Dopo la pubblicazione nelle scorse settimane dei provvedimenti per la concessione dei finanziamenti agli enti locali beneficiari degli interventi e promotori dei partenariati pubblico-privati, finanziati nell’ambito della sub misura B2.2 del programma NextAppennino, il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha firmato l’Ordinanza Commissariale n.88 che contiene le indicazioni attuative che consentono l’avvio degli interventi.

Il Commissario Castelli, sottolinea che “le indicazioni attuative dell’Ordinanza permettono l’avvio dei progetti, danno riferimenti chiari alle amministrazioni pubbliche e certezza e fiducia ai privati che si sono attivati attraverso i partenariati speciali per investire nei territori dei crateri del sisma. Lavorando insieme, pubblico e privato possono generare valore aggiunto e contribuire significativamente alla rinascita delle nostre aree, valorizzando il patrimonio che le rende uniche”.

In particolare l’Ordinanza prevede le indicazioni che riguardano la sottoscrizione della convenzione, gli accordi di partenariato speciale pubblico privato, nonché le indicazioni per la determinazione dei costi ammissibili per la remunerazione delle attività di sviluppo e realizzazione del progetto attribuite alla responsabilità del partner privato. Le iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza trovano con queste indicazioni attuative i riferimenti per poter realizzare compiutamente gli interventi.

In questo modo si dà concreto avvio ad una progettualità che ha coinvolto il territorio e stimolato interventi significativi. Si tratta dell’avvio dei 35 progetti finanziati, promossi da altrettanti partenariati speciali, per i quali è stato previsto un finanziamento complessivo di oltre 88 milioni di euro. Gli interventi consentono l’avvio di iniziative di impatto sociale ed economico attraverso progetti di valorizzazione e rifunzionalizzazione del significato patrimonio storico, artistico e culturale dei borghi e delle città dei crateri dei sismi dell’Appennino centrale, che in alcuni casi è stato ristrutturato dagli interventi della ricostruzione. Si tratta quindi di una azione di rigenerazione complessiva, che da stimoli e riferimenti al territorio per un rilancio economico e sociale che possa partire anche dall’identità culturale del territorio e dalla sua valorizzazione.